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Dal ginecologo racconto erotico

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Marzia98
view post Posted on 5/8/2015, 11:44




Eravamo andati dal ginecologo la prima volta a causa di un piccolo disturbo che mia moglie accusava. Niente di che. Anzi, si risolse quasi subito.
Mia moglie, allora trentenne, non era ancora incinta e ci andammo più che altro per un primo controllo.
L'appuntamento era nello studio elegante di un dottore, sulla cinquantina,elegante e gentile.
Quando fu il turno di mia moglie,entrammo e lui ci fece parlare per conoscerci e anche per sentire le nostre intenzioni sui tempi della gravidanza.
Mia moglie era leggermente nervosa, io forse più eccitato che nervoso. Era la prima volta che un altro uomo avrebbe visto la figa di mia moglie, aperta e a disposizione con le gambe aperte.
Sentivo che mano mano che lui le parlava,mi veniva più duro. Anche perché lei è una donna terribilmente sensuale, sul tipo di quelle che quando le guardi ti viene voglia di schizzarla in viso. Un viso dolce, ovale, dal colorito bruno.I suoi capelli neri, che allora portava a caschetto fino al collo,incorniciavano le guance che andavano arrossendo.
Le labbra leggermente carnose erano coperte da un rossetto-lucidalabbra rosso, che le conferiva un aspetto di pompinara, se non fosse stato che lei è molto pudica e timida.
Io notavo che il medico, nel farle domande intime, la osservava proprio in bocca. La sua lingua si notava molto quando lei rispondeva e, tra la fila bianchissima dei denti, risaltava assai con quel suo amabile colore rosa.
Immaginavo cosa lui stesse pensando mentre le guardava la lingua guizzare rapida nella bocca. Mi ero convinto che lui stesse pensando "te la succhierei tutta quella lingua, bella puttanella".
Insomma, secondo me, il medico si era arrapato abbastanza. Avrei scommesso che non vedeva l'ora di metterla a cosce aperte...
Poi, mi disse che dovevo aspettare lì mentre la visitava nella stanzetta adiacente.Mi presentò anche un suo collega che stava facendo praticandato nel suo studio e mi chiese se gli permettevo che anche lui presenziasse alla visita. Acconsentii, anche se lessi negli occhi di mia moglie un certo turbamento.
Due uomini per lei contemporaneamente.
Eravamo nello studio grande e la stanzetta era nello stesso studio, separata da una porta che lui lasciò semiaperta.

Mi attirò l'attenzione quando il medico disse a mia moglie :"su, signora, si spogli, tolga reggiseno e slip e si segga a gambe aperte qui".
Il mio cazzo si raddrizzò di colpo. Tesi l'orecchio per captare ogni rumore o parola.
Un breve silenzio durante il quale sentivo la lampo della sua gonna, il fruscio del vestito, poi il rumore di quando uno si siede.
Sentii il medico parlare con il collega e dirgli che poteva avvicinarsi al lettino per aiutare mia moglie a poggiare bene le gambe sui sostegni.
Immaginai la scena. Le prendeva le caviglie e le poggiava separate mentre le cosce si aprivano alla sua vista, alla vista dei due che sicuramente ce l'avevano già duro.
Senza rendermene conto, mi stavo toccando sopra il pantalone.
Poi il medico la invitò a rilassarsi dicendole che avrebbe fatto un'ispezione con il dito, mentre il collega avrebbe tastato i seni piuttosto turgidi, anche se piccoli.
Io so che mia moglie ha un culo tondo e sporgente, che si nota subito e che sicuramente loro avevano notato quando l'avevano fatta entrare nella stanzetta, facendola passare davanti a loro. Quel giorno, infatti, aveva una gonna a tubo che delineava le sue chiappe...
Non sapevo se l'ispezione era nel culo o nella figa. A me andava bene comunque. In quel momento volevo che la chiavassero.Ero combattuto tra l'idea che me la fottessero e la gelosia.

Cominciai a sentire che lei gemeva mentre i medici la toccavano. Sentii più volte che lei diceva "mmmmm....oooh....piano...piano per favore....mmmmmmm". Sentivo che loro dicevano :"si rilassi e apra bene. Non le faremo male".
Poi silenzio, interrotto solo dai sospiri di mia moglie che ogni tanto sussultando diceva con voce soffocata "ahi....mi fa male..."
E loro dirle "shhh....tranquilla tra un po' avremo finito...apra bene, così...brava....".
Passarono lunghi venti minuti, durante i quali potevo solo sentire gemiti, lamentele, sospiri, ed immaginare.

Stavo immaginando che il medico se la stava chiavando ritmicamente, posizionato tra le cosce aperte, mentre il suo amico glielo teneva in bocca, dove le svuotava quasi subito le palle piene.
Immaginai che il medico l'aveva riempita, mentre lei, con gli occhioni sbarrati, un po' sorpresa e un po'perversamente eccitata, si lasciava versare in pancia tutto il suo seme, caldo e denso.
La mia eccitazione raggiunse il massimo quando sentii mia moglie chiedere alla fine con un fil di voce: "mi può dare qualcosa per pulirmi, per piacere?"

Fu allora che estrassi il fazzoletto dalla tasca e mi feci una sega favolosa, proprio lì, senza temere di essere visto. Fu un esplosione di sborra, che riempì il fazzoletto e che mi lasciò distrutto.La mia sborra era sull'orlo e bastò poco a farmi schizzare...l'immagine di lei con le cosce aperte e il pervertito medico con aria di godimento mentre sborrava dentro.

Poco dopo lei uscì ed andammo via, non senza aver fissato l'appuntamento quindici giorni dopo. Notai che il rossetto non c'era quasi più e pensai subito "quello le ha succhiato la bocca e la lingua". In effetti, intorno alla bocca il rossetto sembrava essere stato sfumato, lasciando un leggero color rosso tutto intorno.

Chiesi a mia moglie che cosa le avevano fatto e lei mi chiese maliziosamente :"Che pensi mi abbiano fatto? Io so quello che hai pensato, porco, ma loro mi hanno solo visitata".
Le risposi "ma quei gemiti, il chiedere di essere ripulita.."
"Niente, mi disse lei, normale visita e poi il medico ha usato un gel per visitarmi, ecco perché ho chiesto qualcosa per poi ripulirmi".

Mi sentii davvero un porco, ma quella sega fu la più bella della mia vita, venne dal profondo, dal desiderio inconscio e nascosto di vederla chiavata, di vedere la sua figa piena del loro seme bianco e denso. Una sega che , a volte, quando lei non c'è, mi sparo furiosamente, immaginandola, magari con più medici intorno.

Quando fummo in metropolitana era l'ora di punta. Cercammo di entrare, spintonati da tutte le parti. Alla fine ci trovammo nell'angolo in fondo alla vettura. Io tenevo mia moglie stretta a me. Lei aveva il viso appoggiato al mio petto, quando a un tratto mi accorsi che un giovane si era posizionato dietro di lei. Capii che lui stava ravanando sul culo di mia moglie e la spingeva ritmicamente verso di me. Mi tornò durissimo e glielo feci sentire contro la sua pancia. Mi guardò con uno sguardo interrogativo come per farmi capire quello dietro di lei che stava facendo...ma io continuai a spingerla col mio cazzo in modo che quello dietro potesse goderla meglio. In effetti, come poi mi disse quando scendemmo, glielo aveva fatto sentire contro la spaccata del culo che, nella gonna a tubo, era tanto evidente e invitante. Mi disse che lo sentiva durissimo e che io ero stato un vero porco a fare la mia parte. Salendo sulla scala mobile, mi resi conto che il giovane le aveva lasciato un ricordino. La gonna aveva una sborrata enorme che colava sulla stoffa, una sborrata densa e bianca, di quelle abbondanti che solo un ventenne può fare.

Ah, dimenticavo. Dovuto alle mie furiose chiavate in cui immaginavo spesso la scena, lei rimase incinta il mese successivo.
Mi sono chiesto alcune volte se sono stato io oppure quella volta uscì "piena" dallo studio medico. Non ho mai voluto approfondire scientificamente...
 
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